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Strumenti utili per il page speed optimization

2017-02-16 siti web e seo

di dan

La velocità di risposta di un sito web è uno dei fattori principali della performance, che determina il posizionamento nei motori di ricerca e quindi il successo delle strategie seo. Scopriamo alcuni strumenti per implementare la performance delle pagine web.

>> Scopri maggiori informazioni sull’elaborazione di una strategia seo 

È ormai argomento risaputo che l'introduzione di Panda e Penguin abbia cambiato radicalmente il funzionamento dell'algoritmo Google che restituisce le Serps all'interno del motore di ricerca. I grandi motori di ricerca ci spingono verso un web di maggiore qualità e performance, questo è in sintesi il nuovo paradigma seo che si fa strada.

 

Ne consegue che fare seo oggi, cioè posizionare un sito web, significa porre in cima alla lista delle priorità la buona performance delle pagine web e del nostro sito più in generale. Che cos'è la performance?

 

La performance è data innanzitutto dalla velocità di risposta delle pagine web. Non soltanto: per google la performance è collegata anche all'architettura dei contenuti, alla corretta intranavigabilità delle pagine, alla responsività sui dispositivi mobili, che a partire dal 2013 hanno superato il traffico dei desktop. In questo articolo ci concentriamo sul primo aspetto della performance di un sito web, ovvero sulla velocità. E per farlo andremo ad approfondire degli strumenti pratici che possono aiutarci a verificare, implemetare, correggere e monitorare la performance del nostro sito web.

 

Tool di misurazione della performance

Page Speed di Google dovrà diventare il vostro migliore amico nel caso vi stiate occupando di curare la performance di un sito web. È lo strumento sviluppato da Big G per il checking della performance web ed offre un'interfaccia tanto scarna quanto immediata nell'utilizzo: chiede in pasto soltanto un URL per restituire un report di velocità a due binari: mobile e desktop.

 

 

 

Le due misurazioni possono differire sensibilmente, e il consiglio è di fare particolare attenzione a quella mobile, in quanto la mobile-friendship come accennato pocanzi è ben rilevante per Google.

Lo strumento fornisce inoltre un dettaglio di attività operative da intraprendere per implementare l'ottimizzazione della performance.

 

Pingdom e GTmetrix offrono un servizio simile a quello di page speed, ma molto più articolato, con un'analisi di dettaglio più ampia, che tiene in considerazione numerosi parametri accessori e che soprattutto permette di selezionare i server da cui effettuare il test di performance. Va da sé che i server principale sono localizzati negli States, in Australia, in Canada, mentre per l'Europa il più vicino è Francoforte, che è comunque lontanuccio. Attenzione quindi: i risultati, soprattutto in termini di tempi di risposta del server possono variare in modo sensibile, perchè la distanza del server interrogato influenza significativamente la performance.

 

 

Compressori, la velocità è funzione del peso dei media

Questa regola apparentemente semplice viene disattesa da un numero insospettabile di sviluppatori, mietendo vittime di lentezza come se non ci fosse un domani, né un compressore di immagini nel mondo del web. Sarà la naturale idiosincrasia dei web developers con il mondo dei programmi di grafica, ma la tendenza è di lavorare poco e male le immagini, i cui pesi, se ottimizzate, possono impattare significativamente sul tempo di caricamento di un sito.

 

 

I compressori come servizi web sono una soluzione semplice ed efficace quando non si possa intervenire direttamente nell'editing dei media. Per esempio imagecompressor è uno strumento utilissimo, con la sua interfaccia spartana permette di uploadare le immagini e le restituisce ottimizzate.

 

Un altro strumento simile, che si applica però ai fogli di stile (i c.d. CSS) è csscompressor. Il funzionamento è identico al precedente, ma la compressione riguarda le regole di stile. I compressori di codice (css, html, ecc.) vanno comunque usati con attenzione perchè qualche volta possono causare bug di funzionamento, che dipendono dal modo in cui abbiamo compilato il codice, dalla nidificazione e dall'uso degli spazi. 

Per quanto riguarda l'ottimizzazione dei fogli di stile in tutti i casi una buona abitudine è raggrupparli il più possibile in un uno o pochi file. In questo modo si limita il numero di connessioni contemporanee che il client richiederà al server e se ne può ottenere un vantaggio in termini di performance. Un'altra cosa utile è parallelizzare le connessioni contemporanee spalmando le chiamate a risorsa su più domini, in modo da velocizzare il recupero dei media.

 

Migliorare il tempo di risposta del server, i CDN

Il tempo di risposta del server è quel genere di prestazione che non riuscirete a governare con due click, questa è la prima cosa da imparare sull'argomento. Le prestazioni del server che dovrà restituirci le risorse che chiediamo per visualizzare una pagina web sono funzione di molteplici fattori, ma volendo semplificare ci sono tre elementi principali che dobbiamo governare:

 

  • il traffico e la distanza;

  • le risorse che utilizza il sito web;

  • la configurazione del web-server;

  • il web hosting.

 

Sull'ottimizzazione delle risorse e sulla scelta del piano hosting si può operare con buoni risultati. È buona norma limitare il più possibile il numero di risorse richieste da una pagina web (le risorse sono fogli stile, script javascript, immagini e altri media). Per far ciò è consigliabile utilizzare tecniche di combinazione degli script e dei fogli stile, ma può anche rivelarsi necessario differire il caricamento delle immagini, in modo da permettere al browser di renderizzare la pagina prima di aver recuperato tutte le risorse. Quando tutte queste attività non conducono ancora ad un risultato soddisfacente possiamo pensare di distribuire le risorse in modo maggiormente efficiente attraverso il ricorso ad un cdn, il cosiddetto content delivery network.

 

 

I CDN stanno diventando una soluzione sempre più comune per implementare le prestazioni dei siti web. Il funzionamento di questa tecnologia è semplicissimo: si tratta di server disponibili in diversi punti geografici che raccolgono copie dei nostri file media e le restituiscono con largo anticipo migliorando le prestazioni di risposta. Come scegliere, valutare ed utilizzare un servizio di content delivery è spiegato in modo limpido da questo articolo su varvy.com che consiglio per ulteriori approfondimenti.

 




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